Un raggio di sole per la Valle di Blenio

Da settembre apre un Nido d’Infanzia ad Acquarossa sostenuto dai tre Comuni

Essere mamme ma anche donne si può. Quando nasce il primo figlio sembra che tutto quanto costruito inizi a vacillare. Non decidiamo più noi quando dormire, quando andare a correre, quando fare una doccia, quando andare dal medico e, anche in ambito professionale, dobbiamo incrociare mille agende per far stare tutto in piedi. Avete presente il gioco del tetris, quello dove ogni tassello deve trovare il giusto posto senza creare spazi vuoti? Ebbene, il mondo delle mamme spesso è questo. La nostra società al giorno d’oggi offre tantissime opportunità ma accostate a buone dosi di sacrificio. Lavorare non sempre è una scelta ma a volte un obbligo. Per poter offrire una vita dignitosa alla propria famiglia, per vivere più sereni, per riuscire a far fronte a situazioni sempre più presenti di famiglie che si dividono moltiplicando i costi. Oppure, semplicemente, perché da donna ho anche il diritto di scegliere, di stare bene, di fare qualcosa che mi piace senza dover sempre rinunciare perché il ruolo di mamma lo impone. Il lavoro nobilita l’uomo, ma anche la donna.

Se tutto questo, sulla carta, può essere tranquillamente condiviso (o non) da molti, dal lato pratico ci ritroviamo confrontati con una società dove spesso non si vuole pesare troppo sui nonni che devono essere tali e non, ancora una volta, genitori. Ed ecco che proprio qui entra in gioco un nuovo complice che sottolinea come i Comuni, anche in valle, guardano verso il futuro con un occhio propositivo e a sostegno delle famiglie. Perché se crescere i propri figli in valle spesso viene visto da noi genitori come un valore aggiunto, abbiamo bisogno anche che i nostri paesi viaggino al passo con i tempi. Alcuni Comuni hanno adottato la formula del pre e post orario scolastico, per aiutare i genitori ad avere più agio nel far combaciare gli orari con quelli del proprio posto di lavoro. In aggiunta ai due preasili (centri di socializzazione) Ul Süril e L’Apis è in arrivo Raggiodisole, Nido d’Infanzia. Non ha un mantello svolazzante, una tutina da supereroe e neppure dei poteri magici. O forse, questi ultimi, sì. Un team tutto al femminile che ha ideato e portato a termine un progetto del quale sicuramente vale la pena parlare.

Un sogno che è iniziato nell’ottobre 2018 e che a settembre finalmente diventerà realtà, aprendo ufficialmente le porte ad un mondo magico dove i bambini potranno continuare a sognare, un luogo dove è permesso vivere di favole, dove si può giocare in compagnia, ridere e stare bene.

Noi, un po’ pettegoli per natura, abbiamo deciso di approfondire l’argomento andando oltre e chiedendo a Giuliana Colombini (presidente) se questo nuovo nato non entra in concorrenza con le strutture già presenti sul territorio. «Raggiodisole», ci spiega Giuliana, «è ubicato ad Acquarossa. È un micronido che potrà ospitare fino a 10 bambini al giorno (già a partire dai 4 mesi fino ai 4 anni) offrendo, a differenza dei due centri di socializzazione già esistenti, orari continuati per tutta la giornata dal lunedì al venerdì. Si inizia alle 7 fino alle 18, per una presenza minima di un giorno oppure tre mezze giornate a settimana. Le entrate al mattino sono possibili fino alle 9 mentre gli orari di uscita sono alle 13 oppure dalle 16 in poi. Quindi dovremmo servire da supporto alle strutture già presenti ed alle famiglie della valle», conclude Giuliana, «andando a completare l’offerta già disponibile».

Grazie al team composto dalla direttrice Flavia Pace e da due educatrici formate, l’asilo nido offrirà ai piccoli momenti di gioco, attività personalizzate per ogni fascia d’età, introduzione alla motricità fine, coccole e serenità; regalerà ai più piccini attimi di crescita indimenticabili e ai genitori la certezza di aver fatto il regalo più bello che si possa fare a un figlio: donare loro le ali per volare e i mezzi per poterlo fare in piena serenità e sicurezza. La struttura al suo interno presenta diversi spazi a portata di bambino, compresa una cameretta per il riposino pomeridiano e altre aree che ci fanno davvero sentire a casa.

Ancora qualche dubbio? Certo è che per molti genitori aleggia un senso di colpa nel lasciare il proprio figlio ad altri. Ma riflettendoci, perché mai dovrebbe essere così? Alcuni aspetti positivi. Molti maestri della scuola dell’infanzia notano quanto i bambini che hanno frequentato delle strutture prima della scuola dell’obbligo hanno meno difficoltà nel passaggio di distacco dalla mamma, nel saper stare con i compagni, nel riconoscere ed accettare le regole di condivisione di spazi ed oggetti, acquisiscono maggior autonomia. I nidi d’infanzia, hanno dei vantaggi da non sottovalutare: le educatrici hanno maggior libertà in quanto non devono per forza seguire dei programmi e raggiungere obiettivi sotto tempistiche definite. Fare l’educatrice è un lavoro privilegiato, dove si dona tempo, pazienza, affetto. Strutture come il Raggiodisole permettono di usufruire di questo servizio per giornate intere o durante tutta la settimana.

Per iscrizioni e maggiori informazioni vi rimandiamo al loro sito www.nidoraggiodisole.ch. Andate a curiosare, ne vale davvero la pena! Noi per ora rimaniamo con la voglia di ritornare bambini. Anche solo per aver la possibilità di poter frequentare luoghi come questo. Perché in fondo, si sa, i raggi di sole ci riempiono di vitamina, indispensabile per stare bene.

AUTORE
Lorena Scettrini

PUBBLICAZIONE
Rivista 3valli

DATA DI PUBBLICAZIONE
01 Giugno 2020

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